Prossimi incontri.

dr.ssa Pinton che conduce seminario di fronte una sala di persone

Ciao a tutti, oggi invece di parlarvi di un argomento vorrei farvi una domanda. Sto pianificando degli incontri per i genitori e vorrei sapere:
“Se siete genitori quali argomenti vi piacerebbe approfondire rispetto all’infanzia e/o adolescenza con una psicologa dell’età evolutiva?”
Sarò grata a tutti coloro che spenderanno un minuto del loro tempo per darmi qualche suggerimento perchè ci terrei a trattare argomenti che interessano al pubblico. Dr.ssa Michela Pinton

Adolescenti, amore e sessualità ai tempi dei social network.

adolescente con smartphone

In questo articolo vi darò qualche dato circa la fruizione in internet di argomenti che riguardano la sessualità da parte degli adolescenti e cercheremo di capire insieme cosa li spinge al cybersex (dipendenza da sesso virtuale) o a praticare il sexting (scambio di testi, immagini e video con contenuti sessuali espliciti con altri).

E’ sotto gli occhi di tutti ormai che gli adolescenti di oggi sono costantemente connessi a internet. Lo strumento che maggiormente usano per questo è lo smathphone perché permette loro di connettersi in qualunque momento, in qualunque luogo, in maniera del tutto autonoma e con minor controllo esterno. Tra tutti i contenuti disponibili nella rete, quelli sessuali costituiscono una buona fetta. Ricerche internazionali parlano di fruizione di contenuti sessuali da parte di bambini/ragazzi tra i 9 e i 17 anni in costante aumento. Sembra un fenomeno inarrestabile soprattutto tra i maschi. Il 50% dei casi accede a contenuti pornografici, i maschi in percentuale doppia rispetto alle femmine. L’età in cui di solito entrano in contatto con questi contenuti è tra i 10 e i 13 anni. Insomma il consumo di pornografia sembra essersi esteso e generalizzato da quando esiste il web.

Quali sono i motivi per cui gli adolescenti accedono a contenuti sessuali on line?

  1. Per avere informazioni sulla sessualità in mancanza di altri supporti come la famiglia, la scuola o altri professionisti. Internet gli permette di sapere di tutto e di più sull’argomento, dall’anatomia, alle svariate pratiche sessuali, alle patologie legate alla sessualità. Più ne sanno, più viene loro attribuito uno status superiore dai pari con cui condividono le informazioni. Da un punto di vista teorico i giovani di oggi sembrano avere una conoscenza enciclopedica sul tema. Da internet ricavano informazioni che non riescono a chiedere ai genitori (forse per il gap generazionale), che la scuola ancora non riesce a fornire loro (forse perché non ha ancora trovato la formula giusta e un linguaggio adeguato). Gli altri professioni a cui potrebbero rivolgersi sembrano ancora troppo distanti e irraggiungibili.
  2. Per accrescere il proprio piacere e desiderio personale sia in solitudine che in relazione con qualcun altro. In entrambi i casi usufruire di materiale pornografico di solito si accompagna alla masturbazione. Tra gli adolescenti ci sono casi in cui il cybersex li porta ad evitare le relazioni sociali reali, a isolarsi e cadere nella dipendenza da sesso virtuale ma ci sono anche adolescenti che hanno relazioni sociali e sessuali soddisfacenti e che affermano di integrare con la pornografia il proprio piacere sessuale rispetto a pratiche che con il/la proprio/a partner non potrebbero mettere in atto. In questi casi la pornografia non sostituisce ma si associa ai rapporti reali vissuti dai ragazzi.

Una pratica molto in voga tra gli adolescenti è il sexting. Si scambiano contenuti sessuali personali per due motivi: per esplorare la sessualità, fare nuove esperienze o come forma di corteggiamento e dimostrazione di affetto. Il sexting di solito sottende un patto di reciprocità e fedeltà ma i ragazzi non sembrano in grado di prevedere i rischi di questa pratica. Per esempio non considerano il fatto che alla loro età, emozioni, sentimenti, relazioni possono cambiare velocemente e, con la leggerezza che li contraddistingue, il patto può rompersi facilmente. Le conseguenze sono spesso negative perché quei contenuti scambiati possono diventare un’arma di ricatto e possono essere divulgati nella rete. Gli esiti di simili comportamenti possono essere devastanti per la reputazione di una persona ed avere un impatto psicologico pesante. Fortunatamente esiti di questo tipo non sono molto diffusi.

Tirando le somme quali sono gli aspetti positivi e i rischi della fruizione dei contenuti sessuali dei ragazzi attraverso internet? Di positivo c’è che in fondo i nativi digitali non sono poi così diversi dagli adolescenti di qualche anno fa. Ciò che li muove è la curiosità, condividono ciò che sanno con i loro pari come accadeva un tempo e nella maggioranza dei casi il sesso virtuale è solo una componente aggiuntiva alle relazioni sociali che hanno nella vita reale. Di rischioso c’è che questi ragazzi non trovano ancora qualcuno di competente che sia in grado di comunicare con loro su questo argomento e di fornirgli le giuste competenze non solo in campo sessuale ma anche in campo affettivo, emotivo, relazionale. E poi il cybersex e il sexting, se non vengono praticati nel modo giusto, possono diventare effettivamente un problema per qualcuno di questi ragazzi. Voi cosa ne pensate? Che siate, genitori, insegnanti o altri di riferimento per ragazzi adolescenti, riuscite a parlare con loro di sesso? Quando ne parlate, quanto, come e di quali argomenti? Forse condividere le reciproche esperienze potrebbe essere di aiuto a chi ancora non è riuscito ad affrontare questo tema spinoso.

Ringraziamenti

serata rabbia 1 serata rabbia 2 serata rabbia 3

La dr.ssa Gamba, il dr. Pasetto ed io vorremmo ringraziare i numerosi presenti alla serata sulla “Rabbia e Violenza” che si è tenuta lo scorso giovedì sera presso il Centro Clinico di Verona. La partecipazione attiva dei presenti ci ha dimostrato che l’argomento ha colto l’interesse del pubblico. Speriamo di aver esaudito le aspettative, le nostre lo sono state di certo. Siamo così soddisfatti che stiamo già mettendo in cantiere il prossimo evento. Buona domenica a tutti!

Serata “Dalla RABBIA alla VIOLENZA”

I miei colleghi ed io siamo veramente soddisfatti delle richieste di partecipazione alla serata di domani (ore 20.30 presso il Centro Clinico di Verona) che continuano a pervenire. Lo intendiamo come un segno che abbiamo scelto un argomento di interesse pubblico. Speriamo che anche gli argomenti che tratteremo siano di Vostro gradimento.
Vi diamo una breve anticipazione: l’emozione rabbia, la differenza tra rabbia adattiva e patologica, la differenza tra rabbia e aggressività, la differenza tra conflitto e violenza, la violenza domestica, i possibili interventi.
Restano ancora una decina di posti pertanto affrettatevi a prenotare. Ci vediamo domani sera!
https://www.eventbrite.it/o/drssa-pinton-michela-15554458338

Serata “Dalla RABBIA alla VIOLENZA”

Mancano pochi giorni alla serata “Dalla RABBIA alla VIOLENZA”  che si terrà giovedì 24 Gennaio alle ore 20.45 presso il Centro Clinico di Verona e per introdurre questo tema vi propongo la scena di un film (un pò fortina, perdonatemi) come spunto di riflessione rispetto alla differenza tra pensiero e azione. Possiamo provare rabbia a livelli molto intensi per situazioni che riteniamo fortemente ingiuste e intollerabili ma questo non significa per forza passare ad una azione aggressiva. Si possono trovare modi alternativi per elaborare un’emozione, non credete?!