QUANDO L’ANSIA DIVENTA UN PROBLEMA?

Salve a tutti,

eccoci con un nuovo video sull’emozione ansia. Dopo aver descritto nei video precedenti cosa sono le emozioni e in particolare la paura e l’ansia, oggi cercheremo di chiarire quando l’ansia può diventare un problema.

I criteri per cui l’ansia può diventare un problema sono diversi e sono validi anche per le altre emozioni. Ma andiamo ad elencarli.

L’ansia può diventare un problema quando:

  1. Si presenta con frequenza maggiore rispetto alle altre emozioni;
  2. Si percepisce per un tempo prolungato e una durata maggiore rispetto alla media delle altre emozioni;
  3. L’intensità è prevalentemente alta la maggior parte delle volte che la si prova;
  4. L’intensità è sproporzionata ed eccessiva rispetto all’evento che l’ha elicitata.

A questo punto, se pensate di avere un problema con l’ansia provate a considerare questi criteri. Se uno o più sono presenti allora c’è un problema nella regolazione di questa emozione e se tali criteri sono presenti da più di 6 mesi potrebbe anche presente un disturbo correlato all’ansia.

In entrambi i casi vi invito a rivolgervi ad uno psicoterapeuta che possa valutare insieme a voi l’entità del problema.

A presto con un nuovo video sul tema dell’ansia e come sempre…..restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

L’EMOZIONE ANSIA

Salve a tutti,

continuiamo ad addentrarci nella sfera emotiva dell’ansia e della paura. Oggi vi parlo dell’emozione ansia e delle similitudini e differenze con l’emozione paura di cui vi ho parlato nel mio precedente video.

Come la paura, l’ansia è un’emozione che si prova quando si percepisce una minaccia o un pericolo. Mentre la paura si presenta in relazione ad un reale pericolo, l’ansia si manifesta in situazioni in cui la persona prevede o immagina ci possa essere un eventuale pericolo.

L’ansia come la paura ha un tono edonico spiacevole ma spesso può essere sproporzionata rispetto all’evento che l’ha elicitata e può arrivare fino al panico. L’ansia può stabilizzarsi e aumentare progressivamente nel corso del tempo, fino ad arrivare ad invalidare diversi ambiti della vita delle persone a differenza della paura.

Invece le caratteristiche dell’ansia come l’espressione del volto, le sensazioni corporee, l’impulso all’azione e la valutazione cognitiva sono le stesse della paura.

Spero che questa spiegazione sull’ansia sia stata abbastanza semplice e chiara. A presto quindi con un nuovo video su questo tema e come sempre……restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

I 10 MITI PIU’ COMUNI SULLE EMOZIONI

Salve a tutti,

come preannunciato, ecco il primo video del ciclo “I disturbi d’ansia”, solo che prima di addentrarci nell’argomento ansia, credo sia più opportuno partire da un’introduzione un po’ più generale sulle emozioni.

Oggi quindi vi parlerò dei miti che circolano sulle emozioni.

Parlando con le persone spesso mi rendo conto che hanno delle credenze e convinzioni particolari sulle emozioni proprie e altrui, a volte bizzarre, a volte del tutto irrazionali. In generale riscontro una tendenza a giudicare le emozioni, che quindi vengono etichettate come positive o negative, giuste o sbagliate, pericolose o dannose, utili o inutili.

Le domande allora che mi vengono in mente e che vorrei porvi sono: “Le emozioni sono davvero così?”, “È giusto giudicare le emozioni?” e “Quali sono i giudizi più comuni sulle emozioni?”

Proverò a farvi un elenco dei miti sulle emozioni che sono più frequenti e diffusi e per oggi vi chiedo solo di appuntarvi quelli che qualche volta avete pensato anche voi oppure quelli in cui credete fermamente.

I miti sulle emozioni più comuni sono questi:

  1. C’è un modo giusto di sentirsi in ogni occasione.
  2. Alcune emozioni sono stupide e sbagliate.
  3. Se le persone non approvano le mie emozioni significa che non mi dovrei sentire come mi sento.
  4. I giudici delle mie emozioni sono le altre persone.
  5. Alcune emozioni sono distruttive.
  6. Le emozioni dolorose vanno ignorate, inibite, bloccate o eliminate.
  7. Essere emotivi significa perdere il controllo.
  8. Le emozioni sono inutili.
  9. Le emozioni possono comparire senza ragione.
  10. Far sapere agli altri che sto male è un segno di debolezza.

“Che ne pensate? Dite la verità avete riconosciuto qualche pensiero che avete fatto anche voi? Ve lo siete appuntato?”

Se così fosse, non vi preoccupate perché, come vi ho detto, è piuttosto comune fare di questi pensieri. Tuttavia è bene stabilire se questi pensieri siano attendibili e siano utili.

Nei prossimi video prenderò in esame qualcuno di questi miti e proverò a rispondere alle domande che ho posto in apertura. Nel frattempo provate a pensarci anche voi e come sempre…restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

IMPARIAMO A CONOSCERE I DISTURBI D’ANSIA

Pillole di conoscenza a cura delle dr.ssa Michela Pinton

Salve a tutti,

per chi ancora non mi conosce ancora, sono la dr.ssa Michela Pinton. Sono una psicologa e una psicoterapeuta cognitivo comportamentale.

Lavoro a Padova in uno studio prIvato e a Verona presso il Centro di Psicoterapia Scaligero.

Nella mia professione mi occupo di consulenza, prevenzione, diagnosi e cura e nel mio piccolo cerco di divulgare contenuti scientifici che riguardano la psicologia e la psicoterapia attraverso il mio sito e i miei profili social che riporto in sovraimpressione.

Il mio ambito di lavoro di elezione sono i disturbi d’ansia in tutte le fasce d’età. Per questo motivo in questo nuovo anno, ho deciso di proporre a chi mi segue un ciclo di contenuti, sia in forma scritta che video, tutti incentrati sui disturbi d’ansia.

Gli argomenti che intendo trattare saranno:

  1. Le emozioni
  2. Paura e ansia
  3. Quando l’ansia diventa un problema
  4. I disturbi d’ansia
  5. I sintomi dell’ansia
  6. L’iperventilazione
  7. Strategie di gestione dell’ansia
  8. Psicologia e psicoterapia
  9. La terapia cognitivo comportamentale
  10. Il trattamento dell’ansia

Spero in questo modo di dare delle informazioni semplici, immediate ma anche utili per tutti coloro che si trovano in difficoltà con la gestione dell’ansia o credono di avere un disturbo d’ansia. Ricordo tuttavia che nel caso il vostro problema si prolunghi nel tempo, o sia particolarmente frequente, intenso e persistente, avere delle nozioni sull’argomento potrebbe non essere sufficiente. In tali casi vi invito a chiedere un consulto ad un professionista. Per qualsiasi informazione o per prendere un appuntamento riporto i miei contatti diretti e le sedi dove ricevo.

Alla prossima settimana allora con il primo articolo e video che riguarderà “I MITI CHE CIRCOLANO SULLE EMOZIONI” e come sempre…..restate connessi!!!

Dr.ssa Michela Pinton

WORK IN PROGRESS!

Ciao a tutti,

questo sabato pomeriggio condurrò un incontro a Verona con ragazzi tra i 17 e i 18 anni sul tema dell’ansia.

Gli argomenti che verranno trattati sono:

– le emozioni

– paura/ansia e le sue caratteristiche

– quando l’ansia diventa un problema

– che fare in caso di problemi o disturbi d’ansia

No panic non vuole essere una lezione frontale didattica ma un approfondimento del tema basato sull’interazione, sullo scambio di opinioni e conoscenze e su attività esperenziali.

Chiunque fosse interessato a proporre ed organizzare incontri divulgativi su questo o altri temi di psicologia può contattarci.

Nel mio prossimo post vi racconterò eventuali aspetti salienti che energeranno dall’incontro con i ragazzi. Restate connessi!

Dr.ssa Pinton Michela

ANSIA E PANICO ANCHE TRA I “GIOVANI FAMOSI”?

“E di notte mi prende
E mi sale e mi scende
Stringe la gola come un serpente
Però fatto di niente
Quando il sole si spegne
Il buio che splende
Come ci si sente?
Cosa vuole sapere una diciottenne….”

STRESS, ANSIA, PANICO sono parole di uso comune di questi tempi ma se se ne parla tanto è perché sempre più persone purtroppo soffrono di disturbi d’ansia.

Cosa significa però se ne parla una cantante Trap di 17 anni?

Ieri sera mi sono imbattuta casualmente in una trasmissione tv dal titolo “Giovani e famosi” e ho sentito queste parole, che erano il testo di una canzone di una giovane ragazza che scrive e canta canzoni Trap, tanto in voga in questi anni. Incuriosita ho ascoltato la sua intervista in cui raccontava che la sua canzone “Ansia2000” è la più conosciuta e apprezzata tra i suoi coetanei, è la canzone che l’ha resa nota al grande pubblico. L’intervistatore le ha quindi chiesto perché una giovane ragazza scrivesse una canzone su un tema come l’ansia. La risposta è stata semplice: “Nelle mie canzoni parlo di ciò che conosco, delle mie esperienze personali. Io soffro di attacchi di panico, soprattutto da quando sono diventata improvvisamente famosa”.

Durante l’intervista era presente anche un’amica e coetanea della cantante e l’intervistatore si è rivolto anche a lei, chiedendo come mai tra i ragazzi proprio quella canzone avesse così tanto successo. Anche in questo caso la risposta è stata semplice e lampante: “Perché parla di noi, di quello che ci succede. Siamo in tanti a soffrire di ansia e quindi ci immedesimiamo in quello che dice”.

Eh già, è chiaro, si sa da sempre che le canzoni di maggior successo sono quelle in cui le persone riescono ad identificarsi, quelle in cui si pensa “ma sta parlando proprio di me, della mia vita”.

Ma allora, se migliaia e migliaia di adolescenti e giovani si immedesimano in questa canzone che cosa significa?

Purtroppo significa che stress, ansia e panico sono molto diffusi anche in età evolutiva e conferma di quanto scrivo riporto alcuni dati di ricerca. Da alcuni studi emerge come i disturbi d’ ansia possano rappresentare la patologia psichiatrica più comune in età evolutiva (MeriKangas et al., 2010; Kessler et al. 2012). MeriKangas et al. (2010) stimano che addirittura un terzo degli adolescenti a 18 anni possa ricevere una diagnosi per un disturbo d’ ansia. Kessler et al. (2012) individuano un tasso di prevalenza dei disturbi d’ ansia nell’infanzia e nell’adolescenza che risulta variabile tra il 12% e il 20-25% a seconda delle ricerche ma si tratta comunque di incidenze elevate.

Che fare allora se così tanti bambini e ragazzi soffrono di queste patologie?

Come sempre è importante tenere gli occhi aperti, osservare se vi sono i segni caratteristici dell’ansia come iperventilazione o agitazione motoria, per fare degli esempi. E’ come sempre fondamentale tenere un dialogo aperto con i ragazzi in modo che possano parlare delle loro paure. Se poi si notassero episodi d’ansia troppo frequenti, troppo duraturi o troppo intensi allora è opportuno rivolgersi ad un professionista. Vi ricordo che un intervento precoce può evitare una prognosi severa e ridurre la possibilità di dover assumere degli psicofarmaci. Oggigiorno esistono protocolli d’intervento brevi ed efficaci soprattutto nell’ambito della psicoterapia cognitivo comportamentale e se qualcuno avesse bisogno posso dare informazioni più dettagliate in proposito.

Per il momento mi fermo qui e vi saluto ma vi invito tra qualche giorno a leggere il mio prossimo articolo. Restate connessi!

Dr.ssa Pinton Michela

NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.

Questa estate ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.

NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.

Concludiamo questa carrellata di video con le domande poste dal pubblico sull’ansia in età evolutiva. Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.

Dr.ssa Pinton Michela

NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.

Questa estate ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.

NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.

Nell’ultima parte di questo incontro ho presentato la terapia cognitivo comportamentale e come può essere applicata nei disturbi d’ansia in età evolutiva. Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.

Dr.ssa Pinton Michela

NO PANIC – Incontro divulgativo sull’ansia in età evolutiva.

Questa estate ho tenuto degli incontri rivolti ai genitori su tematiche che riguardavano la psicologia dell’età evolutiva.

NO PANIC è stato un incontro divulgativo con l’obiettivo di fornire utili informazioni sull’emozione ansia e la sua funzione, su quando e perché può diventare un problema e su come trovare delle soluzioni appropriate, in un’ottica di educazione e prevenzione della salute psicologica dei bambini/adolescenti.

Nei precedenti video vi ho spiegato quando l’ansia può diventare un problema e quali sono i fattori che contribuiscono al suo mantenimento. In questo video arrivo finalmente a proporvi come si può intervenire in maniera efficace nel caso di un disturbo d’ansia in età evolutiva. Buona visione e se volete lasciate pure un vostro commento e domanda.

Dr.ssa Michela Pinton