RIFLESSIONI DOPO LA PRIMA SETTIMANA DI CENTRI ESTIVI NELL’EPOCA DEL COVID-19: L’ADATTAMENTO DEI BAMBINI

Si è conclusa la mia prima settimana in un centro estivo che è riuscito ad aprire ed organizzare attività ludico-sportive per i bambini nonostante le restrizioni di tipo sanitario dovute all’emergenza da COVID-19.

Questi giorni passati insieme ai bambini mi ha permesso osservarli e di fare alcune riflessioni che vorrei condividere con voi nei prossimi post, man mano che questa esperienza prosegue.

Oggi vorrei parlarvi della grande capacità di adattamento dei bambini.

Lo psicologo Jean Piaget aveva definito l’adattamento una ricerca costante di un equilibrio omeostatico che permetta di controllare la realtà circostante. E’ una funzione intellettiva innata che si suddivide in assimilazione (utilizzo degli schemi cognitivi preesistenti per controllare l’ambiente) e accomodamento (modifica degli schemi cognitivi per incorporare nuove conoscenze).

Sicuramente l’emergenza da COVID-19 ha portato tanti cambiamenti nella vita dei bambini e ancora oggi devono adattarsi a regole sociali importanti per la sicurezza e la salute di tutti. Nei centri estivi sono ancora in vigore le regole del distanziamento sociale, dell’igienizzazione di sé e di tutti gli oggetti con cui si entra in contatto e l’uso delle mascherine.

Prima di cominciare questa esperienza mi sono chiesta tante volte come avrebbero risposto i bambini a queste norme e se sarebbero riusciti ad accettarle e metterle in atto e devo ammettere che hanno superato ogni mia aspettativa in senso positivo, dimostrando un grado di flessibilità e capacità di adattamento decisamente superiori a quelle di molti adulti.

In una settimana non ho mai sentito un rifiuto o una lamentela da parte di un bambino anzi spesso erano loro stessi a ricordare a tutti le regole. Vi posso garantire che non è facile per un bambino giocare a distanza dagli altri perché per loro è istintivo avvicinarsi, cercarsi, collaborare. Eppure hanno accettato ogni nostra proposta di gioco che prevedeva la distanza di almeno un metro dagli altri, forse perché per un bambino è più importante essere finalmente fori di casa all’aria aperta, forse perché finalmente può correre, saltare ballare in libertà, forse perché è meglio a distanza di un metro che da soli, forse perché per loro si tratta solo di un gioco diverso ma pur sempre un gioco!

Certamente è importante considerare l’abilità del personale dei centri estivi che sta facendo di tutto per rendere divertente e leggera questa strana situazione e presto ve ne parlerò nel dettaglio ma oggi voglio fissare l’attenzione sulla capacità di adattamento dei bambini. Sono davvero orgogliosa di come stanno rispondendo e forse noi adulti dovremmo prendere tutti esempio, quando ci lamentiamo o quando non rispettiamo le regole. Pensateci e come sempre………….restate connessi!!!

Dr.ssa Pinton Michela