NUOVE TECNOLOGIE: GAP TRA GENITORI E NATIVI DIGITALI

Ciao a tutti, avevo promesso che avrei tratto spunto dall’ultimo corso di formazione a cui ho partecipato per parlare di alcuni argomenti che riguardano il ritiro sociale in adolescenza. Così oggi ho pensato di fare una riflessione sul gap che esiste tra i “nativi digitali” e tutti coloro che sono nati prima dell’avvento di internet e in particolare tra genitori e figli adolescenti che utilizzano i media digitali.

Partiamo dalla definizione di “nativi digitali” così come l’ha proposta per primo M. Prensky nel suo articolo “Digital natives, Digital immigrants” del 2001: sarebbero le persone nate e cresciute con la diffusione di massa delle tecnologie digitali, che considerano le tecnologie come un elemento naturale e non provano quindi alcun disagio nel manipolarle e interagire con esse.

Se consideriamo questa definizione verrà facile il paragone con chi invece è nato prima dell’era digitale. I cosiddetti “immigrati digitali” che sono nati prima dell’avvento di internet e che utilizzano le nuove tecnologie, riconosceranno di non sentirsi sempre a loro agio con questi strumenti, per quanto si dica siano intuitivi, né proveranno la stessa facilità nel loro utilizzo. Questo fatto crea già un primo divario tra i due gruppi. Se poi ci aggiungiamo che la velocità di innovazione del web non sempre permette di essere tempestivamente informati, aggiornati e competenti su questi strumenti, allora il gap si allarga sempre di più. E’ ciò che succede in particolare tra genitori e figli.

Ma come reagiscono i genitori alla difficoltà di stare al passo con i propri figli? Quali sono le conseguenze?

Dalle ricerche emergono 4 tipologie di genitori e nella mia esperienza lo posso confermare:

  1. Genitori proibizionisti = sono quei genitori che preoccupati dell’eccessivo utilizzo dei media digitali da parte dei figli decidono di togliere la connessione per un certo tempo o sempre. Purtroppo non si rendono conto che la socialità dei ragazzi si svolge in larga parte attraverso i device, quindi togliere questa possibilità significa tagliarli fuori dal gruppo dei pari proprio nella fase di crescita in cui la socialità è di primaria importanza.
  2. Genitori permissivi = sono quei genitori che si disinteressano di ciò che fanno i figli online o perché, come dicevo prima, non riescono a stare al passo con questa innovazione o perché sottovalutano alcuni rischi che possono derivare da un eccesivo o scorretto uso di questi mezzi. Di conseguenza i ragazzi vengono lasciati soli con in mano i media digitali, senza le dovute informazioni e con tutti i rischi che ne possono derivare.
  3. Genitori investigatori = sono quei genitori che da un lato danno ampia libertà ai figli nell’utilizzo delle nuove tecnologie ma dall’altro, molto spesso di nascosto, controllano tutto quello che fanno. In questo caso si creano due problemi, da un lato si ingannano i ragazzi e ciò può minare gravemente la loro fiducia verso i genitori, dall’altro si lede la privacy degli adolescenti, tema molto delicato e importante a questa età.
  4. Genitori responsabilizzati = sono quei genitori che approvano l’utilizzo delle nuove tecnologie ma a certe condizioni, come ad esempio tener presente quando e come usare i device a seconda dell’età, e promuovono un uso consapevole di questi strumenti. In questo caso i figli hanno il vantaggio di poter usare i media digitali ma imparando a farne un uso corretto e limitando così i possibili rischi.

Credo sia superfluo dire quale tra questi tipi sia quello a cui aspirare se si è genitori. Vi ripeto che come genitori è molto importante stare al passo, tenersi informati, aggiornarsi e acquisire nuove competenze rispetto all’utilizzo delle nuove tecnologie. Se non si è in grado di farlo da soli si può chiedere aiuto a degli esperti. Nel frattempo potete anche rivedere qualche mio vecchio post, in cui per esempio elencavo alcune regole di base da tener presente per un corretto utilizzo delle nuove tecnologie in età evolutiva.

Per ora non aggiungo altro ma vi aspetto tra qualche giorno con un nuovo argomento e, mi raccomando, restate connessi!

Dr.ssa Pinton Michela

adolescente con smartphone