In questi giorni di isolamento domiciliare ci stiamo accorgendo tutti di quanto la tecnologia ci stia aiutando a mantenere i contatti con il resto del mondo, a tenerci informati, a continuare il nostro lavoro sebbene in modo diverso pertanto vorrei continuare a parlavi di come l’uso delle tecnologie possono modificare il funzionamento del nostro cervello.
Nei giorni scorsi ho pubblicato articoli in cui vi parlavo di alcune abilità cognitive specifiche (attenzione memoria, creatività…) e di come possono essere influenzate dall’utilizzo delle nuove tecnologie. Riassumendo possiamo dire che le nuove tecnologie possono influenzare sia positivamente che negativamente il nostro funzionamento cerebrale e per questo non è possibile al momento trarre delle conclusioni e forse non è neanche opportuno. Questo però non dovrebbe tradursi in un: “Ok, allora non mi preoccupo, non ci penso!”, anzi, dovremmo tutti osservare molto attentamente l’evoluzione di questo fenomeno e cercare, in base a ciò che sappiamo, di prevenire eventuali influenze negative.
Un modo per riuscire a sfruttare i vantaggi dell’utilizzo delle nuove tecnologie senza perdere o ridurre importanti capacità come quelle sopra elencate potrebbe essere il tentativo di bilanciare aspetti diversi come la focalizzazione su un unico compito, il multitasking e il lasciare la mente libera. Da quando sono entrate le nuove tecnologie nel nostro stile di vita siamo sempre più orientati al multitasking (vedi articolo sull’attenzione) a discapito dell’attenzione sostenuta e del tempo libero.
Invece la focalizzazione su un unico compito permette di accedere al pensiero profondo, alla memoria, al problem solving. Certo dedicarsi ad un unico compito con attenzione richiede tempo e richiede fatica ma è l’unico modo per mantenere allenate le capacità che vi ho elencato. Senza un training costante e continuativo man mano si deteriorano e si perdono.
Un altro aspetto importante su cui mi preme soffermarmi è il tempo libero, quel tempo che di solito utilizziamo per distrarci, riposarci e lasciare vagare la nostra mente liberamente. Includere nella propria giornata del tempo lontano da qualsiasi incombenza e dall’interferenza dei sistemi tecnologici è fondamentale perché è proprio in quei momenti che il nostro cervello comincia a discriminare, organizzare, elaborare, sintetizzare, sedimentare tutte le informazioni raccolte anche se noi non ne siamo consapevoli. Questo lavoro che fa il nostro cervello quando è in “stand by” ci permette poi di trovare e recuperare informazioni che possiamo utilizzare in qualunque momento. E’ una sorta di rigenerazione del sistema per dirla in termini informatici e capirete da voi quanto possa essere utile e importante. Provo a farvi un esempio: qualche tempo fa, parlando con una persona che per lavoro crea, elabora e conduce progetti di vario tipo, mi ha raccontato che molto spesso gli capita di avere delle idee nuove o di trovare delle soluzioni ad un problema di lavoro mentre va a correre e al lavoro non ci pensa proprio. Io stessa ho avuto esperienze di questo tipo. Quando mi trovo in macchina di ritorno dal lavoro e ho una buona ora di strada di solito stacco la mente completamente ascoltando musica o cantando a squarciagola e spesso mi capita proprio in quei momenti di avere delle idee per un articolo, per un progetto o per un evento. Queste sono le dimostrazioni di quanto vi ho scritto prima. Perché non provate a pensarci anche voi e vedere se vi è mai capitato di fare la stessa esperienza?
In ogni caso la mia indicazione è facile: cercate di dedicare in modo equilibrato del tempo sia al multitasking che alla focalizzazione su un unico compito che alla mente libera. In pratica non rimanete sempre in modalità multitasking, ogni tanto disconnettetevi non solo fisicamente ma anche mentalmente dalle nuove tecnologie e dedicatevi ad altro. Nel mio prossimo articolo vedremo qualche piccola regola che potrebbe essere utile seguire.
Buona giornata a tutti e mi raccomando restate a casa!
Dr.ssa Pinton Michela