L’educazione affettiva e sessuale a scuola.

Con questo post chiudo per ora l’argomento “I giovani e la sessualità” parlandovi di un tema che è sempre molto dibattuto: E’ utile parlare di sessualità a scuola o è meglio lasciare che questo argomento venga trattato in seno alla famiglia? Vediamo cosa ci dicono i dati di ricerca e le esperienze sul campo.

Quando i giovani vengono intervistati nella maggioranza dei casi raccontano di non parlare con i propri genitori dell’argomento sessualità. Le informazioni principalmente le ricavano dal confronto con i coetanei e al giorno d’oggi da internet. Ciò significa che questo argomento è ancora poco trattato nell’ambito familiare.

Cosa succede invece nelle scuole? Il dibattito sul fatto se sia opportuno trattare l’argomento sessualità in ambito scolastico è ancora presente anche se ricordo che già se ne discuteva quando andavo a scuola io …. un po’ di tempo fa! Oggi come allora il sesso sembra essere ancora un argomento tabù per cui quando viene proposto a scuola in molti casi si alza il coro dei genitori che, se non si oppone, almeno pone molti vincoli rispetto a cosa, come, quando  e quanto si spiegherà agli alunni. Inoltre spesso ci si dimentica che oltre all’educazione sessuale esiste anche quella affettiva che è tanto quanto se non più importante, ma che viene del tutto tralasciata. Risultato: l’educazione affettiva e sessuale in Italia non essendo materia obbligatoria come in altri paesi europei, viene inserita nei piani scolastici solo in alcune scuole e solo con brevi progetti di prevenzione. Di conseguenza le conoscenze dei giovani italiani sono ancora molto scarse su questo tema.

Eppure l’educazione affettiva e sessuale dovrebbe essere parte integrante dell’educazione alla salute in generale, che è un diritto di tutti i cittadini. Dovrebbe essere obbligatoria, di qualità elevata e dovrebbe comprendere piani educativi che permettano di aumentare le conoscenze e trasformarle in competenze. Su questo purtroppo siamo ancora molto lontani rispetto ad altri paesi. E’ importante quindi da parte di tutti i professionisti che si occupano di infanzia e adolescenza continuare a sensibilizzare l’opinione comune su questo argomento. Nel mio piccolo è ciò che cerco di fare dando qualche informazione in più e continuando a lavorare con i giovani, con le loro famiglie e con le scuole.